Arte Pastorale dell’intaglio del legno
Le cucchiàre di legno decorate, espressione “gentile”
della cultura pastorale, sono una testimonianza
quanto mai singolare e rappresentativa delle possibilità,
in vero scarse, che i pastori avevano di estrinsecare
le proprie inclinazioni artistiche in un mondo privo
di mezzi di comunicazione (con i quali, come oggi,
potessero ingannare il tempo).
ambiti, come lo zufolo o il fischietto, le cucchiàre decorate
non venivano realizzate con un fine preciso e, a differenza di
quelli che pure dovevano emettere un suono, non avevano
una precisa destinazione d’uso (non dovevano essere
necessariamente adoperate per mangiare).
Piccole opere d’arte pastorale, le cucchiàre, prodotto della
pratica dell’intaglio cui i pastori si dedicavano, erano il
frutto più alto della maestrìa di questi nella realizzazione
dei pochi attrezzi necessariallo svolgimento di alcune delle loro attività lavorative giornaliere
(soprattutto quelle legate alle attività casearie, al seguito di mandrie e greggi).
Le cucchiàre nascono come oggetti di modeste dimensioni, probabilmente
per il non “voler buttare” rami o parti del legno adoperato per la
realizzazione di bastoni e mestoli da casari. Sono, infatti, spesso realizzate
con lo stesso legno duro (per elezione il corniòlo, in dialetto lucano cùrnà:l)
con cui veniva realizzato il bastone (crùkk, cròkk, ngìna, termini dialettali
che derivano da “acrocoro” o da “uncino”, a indicare l’estremità apicale ad
angolo di questi arnesi); ma più spesso con legni compatti (senza midollo) e
teneri da lavorare (a stagionatura più lunga), come l’acero di campagna
(detto òcchj:ne, forse a causa dei piccoli nodi a forma di occhio che presenta
evidenti, una volta scortecciato).
In realtà il legno adoperato non poteva che essere quello migliore tra i tanti disponibili nelle diverse aree
geografiche. Questa scelta, dunque, era legata agli areali di distribuzione delle singole specie vegetali, con
i pastori “planiziali” che rivolgevano le loro attenzioni al leccio e all’ulivo, e quelli “montanari” che non
potevano che rivolgersi al faggio.
Le cucchiàre intagliate presentano, a differenza di bastoni
e mestoli da lavoro, decorazioni geometriche in bassorilievo
lungo il manico e sono sormontate da piccole sculture (effigi);
il tutto ricavato dallo stesso ramo/pezzo di legno.