Chiesa Madre Maria SS. delle Grazie
La Chiesa posta sulla sommità del paese, si presenta in stile romanico a tre navate e conserva al suo interno tre altari in lamine di bronzo ed una Pala con l’immagine della Beata Vergine. Dal verbale di visita pastorale del Santonio (29/11/1588), la costruzione della chiesa “Santa Maria della Grazia” “noviter erecta” viene fatta risalire “ab annis sexdecim citra” e cioè al 1572.
La Pala posta sull’altare maggiore presenta la Madonna seduta in alto sulle nubi, circondata da vivaci e graziosi puttini intenti a sorreggerle la corona o a sollevarle il mantello, mentre in basso, tra i due Santi adoranti, trovano posto le anime purganti, avvolte dalle fiamme ed immerse nell’acqua fino alla cintola.
L’opera, dopo diverse attribuzioni, a seguito dell’intervento di restauro da parte della Soprintendenza ai Beni Storico – Artistici – Culturale della Basilicata, è stata attribuita da Leone De Castris, nel 1996, a Decio Tramontano, artista napoletano della seconda metà del Cinquecento ed è stata datata 1596 (Pittura napoletana in Basilicata – 1^ parte a cura di Rossella Villani).
Questa ipotesi trova la conferma nel fatto che dagli atti di battesimo (il primo libro dei battezzati risale al 1682) il primo bambino che porta il nome di Cipriano risale al 1735: “Cipriano Andrea Nicola Ciuffo viene battezzato il 26 settembre 1735” .